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Davide Rocca
Alessandro Calcagnile

Bologna
Fondazione Istituto Liszt Onlus [Mappa]
domenica 2 febbraio 2025
ore 17:00

Programma

Vincenzo Bellini
Vaga luna che inargenti
L'allegro marinaro
Richard Wagner
5 Gedichte für eine Frauenstimme, WWV 91
Pietro Mascagni
Allora ed ora
Franz Liszt
3 Sonetti del Petrarca, S.270

Artisti

Rassegna

Fondazione Istituto Liszt 2024/2025

Informazioni

BIGLIETTI

Bellini, Liszt, Wagner, Mascagni, figure a tratti distanti dal punto di vista biografico e quasi incompatibili tra loro nell’immaginario dell’ascoltatore erudito, ma che nascondono infinite convergenze. Il primo filo rosso che unisce questi autori è l’ammirazione, quasi devozionale, verso l’opera dei colleghi.  E’ noto quanto Liszt abbia apprezzato e promosso l’opera di Vincenzo Bellini, tra fantasie, reminescenze e variazioni (pensiamo al progetto Hexaméron), nonché con quanta generosità si sia prodigato per l’amico, collega e genero Richard Wagner; meno si è detto di quanto Wagner (severo e critico verso il melodramma italiano) fosse affascinato dal “Cigno di Catania”. Sebbene Wagner non avesse fatto mistero del suo interesse giovanile per la musica del compositore italiano, tanto da pubblicare uno scritto dal titolo “Bellini” e aver fortemente voluto la rappresentazione di “Norma” nel suo teatro a Riga, fu proprio un compositore bolognese (la città più wagneriana d’Italia), Filippo Clementi, nel saggio “Il linguaggio dei suoni belliniani e wagneristi”a evidenziare le assonanze tra questi due giganti del teatro musicale dell’Ottocento. Wagner presentò come direttore d’orchestra l’opera di Bellini, così come Pietro Mascagni fu interprete e promotore dei drammi wagneriani. E’ innegabile, infatti, quanto il livornese Pietro Mascagni, che in giovinezza aveva acquistato a metà con Puccini lo spartito di Parsifal, ereditò dal Maestro di Lipsia e come lo abbiamo molte volte esplicitamente omaggiato (dall’estesa citazione del poema-cinematografico “Rapsodia Satanica” al componimento “Elegia in morte di Wagner”). Un diverso “fil rouge” che percorre l’opera dei citati quattro giganti del teatro musicale e del repertorio sinfonico è l’attenzione per la produzione cameristica, in particolare vocale; pagine intime e essenziali, che svelano l’immagine più nitida e pura della loro anima compositiva. Il programma di questa serata proporrà in apertura due arie da camera di Vincenzo Bellini datate 1827, per proseguire con i travolgenti Wesendonck-Lieder di Richard Wagner (composti negli anni 1857-1858) su testo della poetessa e amante Mathilde Wesendonck, nella rara interpretazione per voce maschile. La seconda parte del concerto presenterà invece una composizione del 1891 di Pietro Mascagni su testo del romagnolo Vincenzo Valle e si concluderà con la celebre raccolta Tre Sonetti del Petrarca di Franz Liszt nella seconda versione per voce e pianoforte del 1883. (Alessandro Calcagnile)

Canto lirico

Altri spettacoli della rassegna

Fondazione Istituto Liszt

18 maggio 2025 | 17:00

Leonardo Zunica

Musiche di C. Debussy, M. Ravel, L. Berio, F. Liszt, H. Dufourt

8 luglio 2025 | 21:00

Fülöp Ránki

Musiche di F. Liszt

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